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sabato 26 marzo 2022

Guardate questa meta. È un bellissimo esempio di vero sport. Gareth Edwards, uno dei miei preferiti.

 


Barbarians contro Nuova Zelanda, 1973.

Il Barbarian Football Club, i cui giocatori sono chiamati Barbarians o, più familiarmente, Baa-Baas, è un club di rugby a 15 a inviti.

Nato in Inghilterra nel 1890, esso non partecipa ad alcun campionato, non ha una sede né un terreno ufficiale di gioco, e non ha neppure alcun giocatore tesserato.

I giocatori che compongono tale squadra, senza alcun vincolo di nazionalità, sono invitati dal presidente e dal segretario del club, e partecipano solamente in maniera dilettantistica a prescindere dal loro status.

La particolarità di chi scende in campo per i Barbarians è che il giocatore veste la divisa sociale del club ma indossa i calzettoni della propria squadra di provenienza.

In questo video potete ammirare una meta siglata da Gareth Edwards, uno dei miei eroi sportivi e se volete anche un po' un eroe in generale, in un mondo in cui da pochi si sentono pronunciare certe parole:

https://marcosermarini.blogspot.com/2009/02/un-grande-aforisma-di-un-grande.html

Guardate, ammirate e poi ne riparliamo.


Marco Sermarini

Frammenti della mia filosofia - 12 - Gareth Edwards.


Vincere con modestia e perdere con leggerezza: questo è il marchio di un grande sportivo. 


Gareth Edwards*

*Sir Gareth Owen Edwards, CBE, KB (nato il 12 luglio 1947) è un ex rugbista gallese che ha giocato come mediano di mischia ed è stato descritto dalla BBC come "probabilmente il più grande giocatore che abbia mai indossato la maglia del Galles".

Nel 2003, in un sondaggio tra i giocatori di rugby internazionale condotto dalla rivista Rugby World, Edwards è stato dichiarato il più grande giocatore di tutti i tempi. Nel 2007, l'ex capitano dell'Inghilterra Will Carling ha pubblicato la sua lista dei "50 più grandi giocatori di rugby" sul Daily Telegraph, e ha classificato Edwards come il più grande giocatore di sempre, affermando: "Era un atleta supremo con abilità supreme, il completo del pacchetto. Ha giocato negli anni '70, ma, se giocasse ora, sarebbe ancora il migliore. Era eccezionale nel correre, passare, calciare e leggere il gioco. Siede a cavallo di tutto il rugby come l'ultimo atleta in campo".

Edwards è stato protagonista nella nazionale gallese che era alla ribalta del rugby europeo negli anni '60 e '70. Fa parte di un piccolo gruppo di giocatori gallesi ad aver vinto tre Grandi Slam tra cui Gerald Davies, JPR Williams, Ryan Jones, Adam Jones, Gethin Jenkins e Alun Wyn Jones.

Nei New Year Honours del 2007, Edwards è diventato CBE per i servizi allo sport. È stato nominato cavaliere nei Queen's Birthday Honours del 2015, per i servizi allo sport e per i servizi di beneficenza.

martedì 29 giugno 2021

Uno dei miei eroi, Gareth Edwards.

Vincere con modestia e perdere con leggerezza: questo è il marchio di un grande sportivo. 

Gareth Edwards


sabato 2 dicembre 2017

Chi ga vinto?

Spettacolare!
Chi ga vinto?
Se pól semenare...

https://m.youtube.com/watch?v=jeIoIOca7Vw

venerdì 3 novembre 2017

Ecco perché mi piace il 🏉 rugby

  • Ulisse Trevisin 110 e lode kili di ignoranza. L'unico in grado di competere con la stazza degli avversari. Detto anche "chi ga vinto?": a un certo punto verso metà secondo tempo, lui va in ansia ed inizia a chiedere:"chi ga vinto? chi ga vinto?". "Noi altri Trevisin ma gioca che non è finita." Vuole essere rassicurato sennò smette. È un incrocio tra un mulo alpino, un bue da tiro e un trattore Landini testa calda. Parti, lo metti in moto e ha questa velocità massima; ma ha una capacità di traino di 6 quintali di avversari vivi e resistenti. Dove passa Attila non cresce più erba, dove passa Trevisin si può seminare basta che sia stagione! La spada traccia il solco e Trevisin lo difende!

Marco Paolini

martedì 8 dicembre 2009

Ieri abbiamo ripreso gli allenamenti di rugby della Gagliarda Sambenedettese...

...e parafrasando Gino Bartali direi: "il rugby gli è la 'osa più bella di mmondo!".

Un bel gruppetto di scoppiati, comunque.

mercoledì 25 novembre 2009

Il discorso del mio amico Giambattista Croci alla consegna del riconoscimento del Comune di San Benedetto del Tronto il 24 Novembre 2009, presenti Nick Mallett e Alessandro Troncon



Giambattista è stato giustamente premiato dalla mia città, San Benedetto del Tronto, per i suoi meriti sportivi di giocatore di rugby.

Giambattista (Gianni, Giamba, Jumbo come lo chiamiamo da sempre) è stato venticinque volte Nazionale d'Italia e ha fatto la famosa meta (a cui fa cenno anche in questo breve discorso) nella partita Francia - Italia a Grenoble nel 1997 che ci consentì di essere ammessi a quello che, con la nostra presenza, è diventato il 6 Nazioni.

Giambattista è un bravo ragazzo (se a 44 anni ci si può ancora chiamare ragazzi, vero?), è una persona molto umile e sincera, e sono molto contento che si arrivato questo riconoscimento da una città che rischia di dimenticare i suoi uomini migliori.

Erano presenti, oltre al sindaco Giovanni Gaspari, anche Nick Mallett (commissario tecnico della Nazionale Italiana di rugby) e Alessandro Troncon (vice-allenatore e centouno volte Nazionale di rugby).

mercoledì 13 maggio 2009

Eric Liddell, un grande.

Eric Liddell, una delle figure tinteggiate dal bellissimo film "Momenti di Gloria", è stato un vero eroe dello sport scozzese. 
Fu ala della Nazionale Scozzese di Rugby Union (il rugby a 15), e fece del suo attaccamento a Dio la forza della sua vita. Vinse una medaglia alle Olimpiadi di Parigi del 1924 (è questo che racconta il film). 
Fu anche missionario della Chiesa Presibiteriana (se fosse stato cattolico sarebbe stato troppo per me!). Morì in missione in Cina durante la Seconda Guerra Mondiale prigioniero dei giapponesi e malato di tumore. 
 La storia e il film sono bellissimi, la musica è di Vangelis, compositore greco, ed è bellissima e notissima. 
Insomma, una cosa da non perdere. 
Chariots of Fire, il titolo originale, cioè Carri di Fuoco. Una visione biblica contenuta in una poesia di William Blake. Bello.

Qui una delle scene che lo riguardano, in versione originale e in lingua italiana.


venerdì 13 febbraio 2009

sabato 7 febbraio 2009

Oggi comincia il Torneo delle 6 Nazioni di Rugby...


...il più antico e bel torneo del mondo!

Bellissimo! Che spettacolo!

Inizia proprio con Inghilterra - Italia, una partita difficile che entrambe le squadre desiderano fortissimamente vincere, dopo le sconfitte dell'autunno scorso di entrambe (mazzate da Australia, Argentina, Isole del Pacifico per l'Italia; dall'Australia, dalla Nuova Zelanda e dal Sud Africa per gli inglesi).

Squadra abbastanza strana e rimaneggiata per l'Italia: Mauro Bergamasco mediano di mischia...!

martedì 11 novembre 2008

venerdì 26 settembre 2008

Il rugby dal vivo è bello.

Ieri, alla tenera età di quarantatrè anni, ho fatto il mio primo allenamento di rugby.

Avanzare, pressare, sostenere, continuare, la quattro grandi regole del rugby.

Bello! 

domenica 14 settembre 2008

Notre Dame, la chiesa del rugby - LASTAMPA.it

Bellissima storia!
La chiesa cattolica dedicata a Nostra Signora del Rugby!
Bellissima anche la preghiera!
Grande il prete!
Ci devo assolutamente andare!

http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/rugby/200708articoli/10344girata.asp
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lunedì 28 luglio 2008

La storica meta di Giambattista Croci contro la Francia nel 1997.

Ho un amico che si chiama Giambattista Croci e che ha militato 25 volte nella Nazionale Italiana di rugby, lo sport che più amo. Giambattista è un mio amico d'infanzia, abbiamo la stessa età (siamo nati nel 1965) e molti amici in comune. Ha giocato con la Samb Rugby e poi con diverse grandi squadre (Rovigo, Mediolanum Milano, Calvisano) ed ha raggiunto tanti traguardi importanti. Questa meta è storica perché ha permesso all'Italia di vincere per la prima volta in trasferta contro la Francia (l'Italia non aveva mai vinto all'estero, prima di quella occasione, nel Marzo 1997 a Grenoble) ed è stata la vittoria a seguito della quale il board del Torneo delle Cinque Nazioni decise di ammetterci a partire dal 2000 a gareggiare per quel bellissimo torneo, secondo me il più bello, che da quell'anno non fu più delle Cinque Nazioni bensì delle Sei. Giambo, come lo chiamano quelli del rugby qui a San Benedetto del Tronto, è un grande giocatore e un gran bravo ragazzo. Bravo, anzi bravissimo.

giovedì 27 marzo 2008

Italia- Scozia secondo Pier Giorgio

"Sabato 15 Marzo sono andato a Roma con mio padre per vedere la partita dell'Italia di rugby contro la Scozia. La mattina mi sono alzato presto, mi sono preparato e poi siamo partiti. Durante il viaggio ho ascoltato della musica e ho giocato con il game-boy. Quando siamo arrivati a Roma abbiamo fatto pranzo con i panini e poi siamo andati a piedi fino al Flaminio. Qui abbiamo girato per le bancarelle e abbiamo comprato l'antistress ed una maglia per due miei amici. Finalmente all'una e mezza siamo entrati nello stadio dove ci siamo incontrati con dei nostri amici e ci siamo seduti. Mentre aspettavamo che iniziasse la partita i giocatori si allenavano. Dopo mezz'ora i giocatori sono entrati ufficialmente in campo hanno cantato gli inni. Quando è iniziata la partita ero emozionato perché vedevo dal vivo i giocatori. Prima siamo passati in vantaggio con una meta del pacchetto di mischia. Poi gli avversari hanno recuperato e sono passati in vantaggio. Finito il 1° tempo ho giocato insieme ai miei amici con la palla che mi ero portato. Quando è iniziato il 2° tempo c'è stato un calcio e ua meta di Gonzalo Canale e una corsa del mio idolo, il capitano Parisse. All'ultimo minuto, sul 20 a 20, Marcato, l'idolo di mia madre, ha fatto un drop e siamo passati in vantaggio. Alla fine abbiamo vinto 23 a 20! Al termine della partita i giocatori hanno fatto un giro di campo per salutare i tifosi. A me è piaciuto molto questo viaggio perché ho visto dal vivo i miei giocatori di rugby preferiti e perché sono stato con mio padre e i miei amici. E' stata un'occasione unica essere allo stadio, anche perché l'Italia ha vinto splendidamente e ha giocato proprio bene!".
Pier Giorgio Sermarini

venerdì 22 febbraio 2008

Una domenica a Roma, tra Piazza San Pietro e il Flaminio...

Giulia e io in piazza san Pietro dal Papa
I miei campioni sugli spalti del Flaminio (forti, eh?)
David Bortolussi, estremo dell'Italia, negli ultimi minuti di preparazione che hanno preceduto la partita Italia - Inghilterra
Mirko Bergamasco, tre quarti ala dell'Italia.
Johnny Wilkinson, mediano d'apertura della Nazionale Inglese, temibile campionissimo con all'attivo 1009 punti...
In completo blu il neo allenatore della Nazionale italiana, Nick Mallett, anglosudafricano dal cognome francese (il nonno...)
Gli italiani acclamati dal pubblico al termine di una partita giocata con coraggio anche se persa per soli quattro punti
Pier Giorgio e io in piazza San Pietro dal Papa
Il 10 Febbraio 2008 siamo stati a vedere Italia - Inghilterra a Roma, per il Torneo delle 6 Nazioni di rugby. Eravamo Pier Giorgio, Giulia (due dei miei figli) ed io. Ecco che dicono loro: Giulia La partita di rugby Italia - Inghilterra Il 10 febbraio sono andata a Roma. Appena siamo arrivati, io, papà e mio fratello siamo andati in Piazza San Pietro per incontrare il Papa. Finito l'Angelus, siamo andati al Flaminio, uno stadio di rugby. Lì abbiamo preso posto per vedere Italia - Inghilterra. Abbiamo iniziato bene la partita. Noi potevamo vederla bene: perché eravamo ai primi posti. Abbiamo fatto due bei calci. Nel secondo tempo abbiamo fatto quattro calci e una meta e da sei punti siamo arrivati a diciannove. Peccato che abbiamo perso, ma il gioco del rugby ci insegna ad essere tanto amici. Pier Giorgio Perché mi piace il rugby. Il rugby è fantastico! A me piace perché è uno sport nobile, senza imbrogli e si gioca lealmente. Vedere una partita di rugby è veramente entusiasmante perché non si sa mai chi vince o chi perde. I giovani si battono in modo energico e il contatto fisico è violento! Questa è la caratteristica che mi affascina di più. Quando giocano sotto la pioggia la partita diventa molto divertente perché quando i giocatori fanno meta scivolano e si sporcano tutti. Insomma, il rugby per me riassume un po' tutti gli sport e questa è una cosa strafantastica!