Il coraggio si trova in posti insospettabili.
mercoledì 25 giugno 2025
Frammenti della mia filosofia - 85 - Tolkien, dove si trova il coraggio.
Il coraggio si trova in posti insospettabili.
martedì 24 giugno 2025
Frammenti della mia filosofia - 84 - Tolkien: "... Non la piccolezza e l'umiltà universali, ma la grandezza e l'orgoglio universali...".
lunedì 17 febbraio 2025
Cosa diceva di sé John Ronald Reuel Tolkien.
domenica 27 ottobre 2024
domenica 14 luglio 2024
Frammenti della mia filosofia - 62 - J. R. R. Tolkien, La realtà in trasparenza (Lettere) | Essere hobbit.
Sono un hobbit (in tutto tranne che nella statura).
J. R. R. Tolkien, La realtà in trasparenza. Lettere: 1914 - 1973.
Frammenti della mia filosofia - 61 - Marco Sermarini nel sito dei Cinque Passi (padre Maurizio Botta, vecchio amico).
Tolkien non s’è sbagliato di una virgola. Il mondo è come la Terra di Mezzo, bisogna scegliere da che parte stare, è semplice. Io voglio stare con gli hobbit, sempre, per tutta la vita! Cioè dalla parte della Luce, ma essere sempre un po’ di campagna e un po’ bimbo… Io sto bene tra quelli di campagna e tra i bimbi, cioè sono un hobbit in tutto, salvo che nella statura (come disse JRRT…).
Marco Sermarini, qui, nel sito dei Cinque Passi.
lunedì 29 aprile 2024
giovedì 21 marzo 2024
Frammenti della mia filosofia - 52 - Attenti alla parola “Stato”… - J. R. R. Tolkien.
sabato 2 marzo 2024
Creature sorprendenti.
giovedì 6 luglio 2023
venerdì 8 aprile 2022
Frammenti della mia filosofia - 13 - Dalla parte di nessuno.
«Parte? Dalla parte di nessuno, perché nessuno è dalla mia parte, piccolo orco».
Barbalbero risponde a Merry e Pipino, in John Ronald Reuel Tolkien, Il Signore degli Anelli.
***
Qual era dunque “il Partito della Contea” per il quale il brillante scrittore inglese militava? Era un conservatore, un’ecologista, o forse addirittura un precursore del sovranismo? (...) vorrei dire la mia, chiamando in causa lo stesso Tolkien. La citazione è naturalmente tratta da Il Signore degli Anelli e proviene da un personaggio tanto fondamentale quanto sottovalutato da molti lettori e spettatori dei film tratti dal romanzo: Barbalbero. Egli è un Ent, un pastore di alberi, una creatura antichissima della Terra di Mezzo la cui grande saggezza deriva dall’essere stato testimone di molti eventi e conflitti.
Nel corso di una vivace conversazione con i due Hobbit Merry e Pipino, che cercano di convincerlo a scendere in campo nella Guerra dell’Anello, Barbalbero si sente rivolgere una domanda cruciale: ma tu da che parte stai? Ovvero con chi ti schieri, qual è il tuo partito. La risposta di Barbalbero è pronta: «Parte? Dalla parte di nessuno, perché nessuno è dalla mia parte, piccolo orco».
Questa reazione, venata da una nota di triste amarezza, non impedirà comunque all’Ent di dare il proprio decisivo apporto nella battaglia contro Saruman, contro il disegno dell’Oscuro Signore di imporre al mondo il suo potere. Tuttavia l’espressione di Barbalbero è molto significativa, e forse potrebbe essere utilizzata come chiave interpretativa per comprendere Tolkien e la sua visione del mondo.
Perché preoccuparsi da quale parte stare, quando nessuno – o quasi – si preoccupa di dove sto io, ovvero di ciò che mi sta a cuore, in cui credo, per cui lotto e soffro? Chi stava dalla parte di questo ragazzo cresciuto nella periferia di Birmingham, che aveva perso da bambino il padre, la cui madre si convertì al cattolicesimo sull’esempio del grande John Henry Newman, e che portò con sé i figli nella via gloriosa e dolorosa della Chiesa in Inghilterra, una via di martirio, di persecuzione, di discriminazione?
La visione del mondo di Tolkien è l’esito di questo percorso, di questa identità di cattolico inglese. Non poteva quindi avere idee nazionaliste, o tantomeno imperialiste. Amava la “Merry England” medievale, non certo l’Impero Britannico.
(...)
Combatté nella Prima guerra mondiale vedendo e descrivendo la crudeltà e l’ottusità dei suoi comandanti.
Negli anni Trenta assisté all’ascesa dei totalitarismi, e fu critico durissimo e ironico delle pretese razziali del nazismo. Suo figlio maggiore che studiava per il sacerdozio a Roma dovette fuggire nel 1940 dai fascisti che lo volevano far prigioniero. Conobbe i bombardamenti della guerra, ma si rese perfettamente conto (...) che i vincitori Alleati non erano delle sedicenti “forze del bene” e che altri mali sarebbero arrivati.
Paolo Gulisano, prefazione a Luca Fumagalli, La società della Contea - Appunti sulla filosofia politica di J. R. R. Tolkien
venerdì 4 febbraio 2022
Frammenti della mia filosofia - Tolkien, La Compagnia dell'Anello, Gandalf al Consiglio di Elrond (comunque una riproposizione) - 8
"Disperazione o follia?", disse Gandalf. "Non è disperazione, perché la disperazione è solo per coloro che vedono la fine senza dubbio possibile. Non è il nostro caso. È saggezza riconoscere la necessità quando tutte le altre vie sono state soppesate, benché possa sembrare follia a chi si appiglia a false speranze. Ebbene, che la follia sia il nostro manto, un velo dinnanzi agli occhi del Nemico! Egli è molto saggio, e soppesa ogni cosa con estrema accuratezza sulla bilancia della sua malvagità. Ma l'unica misura che conosce è il desiderio, desiderio di potere, ed egli giudica tutti i cuori alla stessa stregua. La sua mente non accetterebbe mai il pensiero che qualcuno possa rifiutare il tanto bramato potere, o che, possedendo l'Anello, voglia distruggerlo. Questa dev'esser dunque la nostra mira, se vogliamo confondere i suoi calcoli"
giovedì 11 marzo 2021
martedì 14 novembre 2017
La follia sia il nostro manto
giovedì 12 dicembre 2013
E' giunta l'ora del popolo della Contea
giovedì 20 dicembre 2012
Andate a vedere Lo Hobbit...
Buon divertimento!
giovedì 16 luglio 2009
Lo sbarco sulla luna - I miei ricordi (che probabilmente non interesseranno a nessuno, ma io lo dico...): astronavi, scuola, figli, hobbit...




