giovedì 29 dicembre 2022
mercoledì 28 dicembre 2022
martedì 27 dicembre 2022
lunedì 26 dicembre 2022
domenica 25 dicembre 2022
Tanti auguri di Buon Natale!
Personalmente è chiaro, io credo in Babbo Natale; ma è il tempo del perdono, e perdonerò gli altri che non ci credono.
Gilbert Keith Chesterton, La Nonna del drago e altre serissime storie
martedì 20 dicembre 2022
Dizionario della mia lingua, il sambenedettese - 5 | Rëbbëvéssë (e mo vi ci voglio).
Rëbbëvéssë: risuscitare, rinascere, per estensione di chi si ricrea tanto da sembrare nato nuovamente.
L'etimologia? È qua che vi volevo! La sto cercando da anni, ma non sono mai riuscito a formularla in alcun modo. Se qualcuno dovesse saperla o scoprirla, lo accoglierò a braccia aperte.
Molto usato a San Benedetto, ma anche nella Vallata del Tronto, a quanto pare.
È un termine talmente lontano dai suoi significati italiani che tutte le volte che lo sento mi suscita grande ilarità e contentezza. Il suono stesso provoca allegria, una specie di muggito, qualcosa di rustico e positivo, beneaugurante e allegro.
Ho un bellissimo ricordo della mia infanzia, nell'epoca in cui non si mandavano prosaici sms ma poeticissime cartoline illustrate. Io ero molto piccolo, sapevo appena leggere. Arrivò una cartolina da Chianciano Terme; zio Tonino, fantasista eclettico in quanto veterinario, pittore e fondamentalmente uomo di spettacolo (bastava stare con lui e ci si divertiva), era andato a fare le terme e dall'amena località toscana ci inviò il seguente testo:
Un saluto a tutti, rinfrancati e ribbeviti
Per un bambino piccolo come me, di sei o sette anni, vedere scritta una parola in dialetto su una cartolina era di per sé un motivo di riso notevole. La stessa scrittura, un vago elegante corsivetto, era di per sé ridanciana. Ancora adesso ci ripenso e rido...
venerdì 16 dicembre 2022
Maggio 1974, forza Samb!!!
Ho trovato questo bell'articolo che rievoca la promozione della Sambenedettese in serie B dopo il campionato 1973 - 1974. Mi ha fatto ricordare tante cose, la gioia semplice di tutti noi, piccoli e grandi, per questo bel traguardo. Io avevo nove anni. Racconta bene, sia dal punto di vista calcistico che storico che sociale:
https://www.ilmartino.it/2020/02/samb-ravenna-la-storica-sfida-del-74/
Questa foto rende bene l'idea del clima che si viveva in quei giorni, allora l'ho presa a prestito dall'articolo.
Mesi fa ho scritto questo post. Io non sono un tifoso, ma quando la gente è contenta e fissata per cose buone, me ne rallegro, partecipo. Quando serve, sono anche critico verso i miei concittadini, ma alla fine sono sempre grato al Padreterno per avermi fatto nascere qui:
https://marcosermarini.blogspot.com/2022/02/la-samba-samba.html
Una cosa così, per ridere.
giovedì 15 dicembre 2022
Dizionario della mia lingua, il sambenedettese - 4 | Una parola perduta.
Quattro anni fa circa scrissi questo post:
Parole perdute!
Questa non l'avevo mai sentita. Grazie al compianto Francesco Palestini che l'ha conservata.'Frahiéme, autunno. Certamente derivato dall'alterazione di una particolare costruzione latina "infra hiemen (=al di sotto dell'inverno, prima dell'inverno)" usata al posto del corrispondente "autumnus".
Sammënëdèttë 'n 'frahiéme |
Dizionario della mia lingua, il sambenedettese - 3.
Canasse, mento; a Montefiore canasce.
Mia madre lo usava per estensione intendendo anche la dentiera. Una volta eravamo ad un pranzo per una festa di amici di famiglia e c'era il nonno, molto anziano e un po' selvaggio, che non aveva cura che la dentiera gli cadesse continuamente.
Tornati a casa mia madre mi disse, tra l'infastidito e il divertito:
«...e ppù 'llu vicchië jë së caschì sembrë la canassë...».
Dizionario della mia lingua, il sambenedettese - 2.
Proviene sempre da Il dialetto sambenedettese di Francesco Palestini, edito dal Circolo dei Sambenedettesi.
A-ttòrze, a zonzo; vagabondando 'tturz jènne (o 'tt'(e)rzijènne, come si comincia a dire): la parola deriva dal fenicio tur, che ha lo stesso significato del francese tour, 'giro'; essa dunque caratterizza il fannullone che non ha voglia di fare nulla e perde il tempo a camminare in circolo, senza scopo, oppure qua e là senza meta, come un fiume tutto anse e giravolte, attardato dalla pianura, che non trova più la dritta via che conduce al mare.
Per estensione oggi ne è invalso l'uso anche nel significato di "molto".
Un mio amico, quando facevamo il liceo, giocava a Space Invaders e, vedendo tutti gli omini pronti ad ucciderlo diceva: "i mammëccéttë a ttorzë!".
mercoledì 14 dicembre 2022
Frammenti della mia filosofia - 33 bis - Laughter and Humility - Risata ed umiltà.
Non c'è limite alla pazzia degli uomini quando si ritengono superiori sia alla risata che all'umiltà.
Gilbert Keith Chesterton, Daily News, 2 Marzo 1907
venerdì 2 dicembre 2022
Una riflessione a partire da Chesterton di padre Serafino Tognetti.
Ho ricevuto da un caro amico questa bella riflessione di padre Serafino Tognetti, che non ho il piacere di conoscere personalmente ma che in questo post dice molte belle cose su Chesterton e non solo; cita espressamente la Summa Chestertheologica, una delle folli brucianti idee di padre Roberto Brunelli che ho aiutato a pubblicare anni fa, e fa a sua volta una bella Summa di tante idee del mio caro Gilbert; ve ne do notizia molto volentieri mettendovi a disposizione il collegamento del blog della Società Chestertoniana Italiana che presiedo, e ringrazio padre Tognetti perché ha riacceso in me la luminosità e la grandezza delle parole di Chesterton sulla vita. Parole che ho letto migliaia di volte, che mi ballano in testa ogni giorno ed in ogni circostanza come una sorta di sottofondo musicale ma che per me suonano sempre nuove.
http://uomovivo.blogspot.com/2022/12/padre-serafino-tognetti-legge-chesterton.html