lunedì 1 novembre 2021

L'impareggiabile Domenico Giuliotti sulla modernità.

Io sono un dichiarato, un aperto, un irriducibile nemico della civiltà moderna. Questa sozza baldracca turpiloquente, vestita d’oro e ripiena di vermi, dov’ha toccato ha appestato. Essa ha innalzato i meccanici al di sopra dei poeti, i banchieri al di sopra de’ santi, il Diavolo al di sopra di Dio. Perciò l’odio. Essa, la stolta, avrebbe dovuto, quand’era tempo, buttarsi in ginocchio, per salvarsi, ai piedi di Cristo; avrebbe dovuto lavarli con le sue lacrime, asciugarli con i suoi capelli, ungerli col più prezioso dei suoi unguenti. Invece, inorgoglita dalla propria grassezza bolsa, ha levato, tra i battimani degli innumerevoli suoi drudi, la fronte impudica, e alla Luce del Mondo, bestemmiando, ha sputato in faccia.

Domenico Giuliotti, Dai preti a Dio, in Tizzi e fiamme.

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