martedì 28 maggio 2019

L'Infinito, di Giacomo Leopardi, a duecento anni.

Sempre caro 🤗 mi fu quest'ermo colle⛰, 
E questa siepe, che da tanta parte 
Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. 
Ma sedendo 🛋 e mirando🖼, interminati 
Spazi di là da quella, e sovrumani 
Silenzi 🤫 , e profondissima quiete 
Io nel pensier 💭 mi fingo; ove per poco 
Il cor ❤️non si spaura. E come il vento 🌬 
Odo stormir 🍃tra queste piante🌳🌲🌲🌳, io quello 
Infinito silenzio 🤫 a questa voce📣 
Vo comparando: e mi sovvien l'eterno, 
E le morte stagioni, e la presente 
E viva, e il suon di lei. Così tra questa 
Immensità s'annega il pensier 💭mio: 
E il naufragar m'è dolce 🍨 in questo mare 🌊 . 

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