venerdì 9 dicembre 2016
Giovanni Trapattoni al top con una delle sue migliori performance
Lo stimo, mi è simpatico, è un buon cristiano ed è nervoso (mi piace la gente un po' nervosa, diceva il mio compagno di banco del liceo, chi è nervoso è grintoso).
Il giornalista che lo intervista lo faceva sempre sbroccare tutte le volte, qui poveraccio se l'era cercata.
Viva il Trap!
Domani è la Madonna di Loreto, per noi sambenedettesi La Madonna de ji Cuppëttë...
Ji cuppëttë sono i coppi della Santa Casa, qui raffigurata plasticamente in una nicchia della Parrocchia Abazia di San Benedetto Martire di San Benedetto del Tronto.
Così si capisce perfettamente il perché di questo affettuoso epiteto che noi sambenedettesi diamo alla Madonna di Loreto, patrona della nostra diocesi e delle Marche e santuario principale d'Italia.
La sera della Vigilia di questa bella festa i sambenedettesi accendono le Fòchere, dei grandi falò che debbono riscaldare l'aria al passaggio della Madonna e della sua casa dirette verso Loreto. Si recita il Santo Rosario e si mangiano i frëttejiettë (frittelline di acqua e farina con uva passa, o come dice qualche vecchietta superstite, "l'òvë passërë") e tutti sono felici e contenti.
Evviva la Madonna de ji Cuppëttë!
Così si capisce perfettamente il perché di questo affettuoso epiteto che noi sambenedettesi diamo alla Madonna di Loreto, patrona della nostra diocesi e delle Marche e santuario principale d'Italia.
La sera della Vigilia di questa bella festa i sambenedettesi accendono le Fòchere, dei grandi falò che debbono riscaldare l'aria al passaggio della Madonna e della sua casa dirette verso Loreto. Si recita il Santo Rosario e si mangiano i frëttejiettë (frittelline di acqua e farina con uva passa, o come dice qualche vecchietta superstite, "l'òvë passërë") e tutti sono felici e contenti.
Evviva la Madonna de ji Cuppëttë!
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