sabato 13 novembre 2010
sabato 2 ottobre 2010
martedì 28 settembre 2010
giovedì 23 settembre 2010
Scalan, il seminario fuorilegge scozzese.
E' in inglese, ma è la storia di eroi scozzesi che, pur di rimanere liberi, si rifugiarono qui per prepararsi ad essere veri sacerdoti.
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domenica 19 settembre 2010
venerdì 23 luglio 2010
martedì 13 luglio 2010
Aires de Pontevedra, una delle canzoni che mi piacciono di più
E' il più grande gaiteiro del mondo e cioè Carlos Nunez, in un concerto con una clamorosa banda di cornamuse.
E' una marcia di guerra che si dice venisse dall'Irlanda e che venisse suonata dalle truppe che combattevano sul continente europeo sostenendo le monarchie cattoliche.
Bella, mi piace! Maestosa, fa venire la pelle d'oca. Poi con una banda di cornamuse così...
domenica 16 maggio 2010
sabato 8 maggio 2010
"Bruciati 183 miliardi": ma andate via...
La crisi borsistica di questi giorni e i titoli dei giornali meritano
qualche considerazione, almeno per dire: non ci credo, non ci ho mai
creduto.
qualche considerazione, almeno per dire: non ci credo, non ci ho mai
creduto.
"Bruciati...": quando vedo questi titoli sui giornali, divento una
bestia. Ma bruciati de che?, direbbero a Roma? Sono solo finiti in
altre tasche, quelle sbagliate! O al massimo si sono sciolti al sole,
tornando quello che erano, cioè nulla. Io a uno che scrive così su un
quotidiano toglierei la penna di mano.
Non è vero niente, come sono false tante cose dette su questa crisi.
Ma ci torno presto.
Inviato da iPhone
giovedì 8 aprile 2010
lunedì 8 marzo 2010
Viaggio in Irlanda
Sono in viaggio in Irlanda da qualche giorno.
Scendo dall'aereo e trovo un bel sole ad accoglierci.
L'autista del pullman mi dice che se continuiamo a portare il sole, ci
pagherà i prossimi soggiorni.
Mentre andiamo a Stillorgan, il village aibordi di Dublino dove
soggiorneremo qualche giorno, vedo strade nuove, fabbriche, business
parks dovunque.
Mi torna in mente l'Irlanda del nostro viaggio di nozze, sedici anni
fa, un altro mondo: i cartelli in miglia e in chilometri (ora solo in
chilometri), un cartello ogni dieci incroci, il resto a piacere...
Un altro mondo.
Quando arrivammo qui nell'altro secolo, c'era lo scandalo del Vescovo
di Galway dell'epoca che aveva un figlio segreto. Giorni e giorni sui
quotidiani laicisti mestarono questo torrone.
Torno, e impazza la storia triste della pedofilia. La Chiesa sta
subendo un processo mediatico e sociale senza precedenti. Dico pure
che gli uomini di chiesa sono in stato di choc e ancora non trovano
una strada per uscire da questo incubo.
Il settimanale dell'arcidiocesi di Dublino imbastisce una sorta di
processo maieutico per fare uscire tutto questo marciume: chi critica
apertamente il Papa (?), chi sente di dover dire che il presenzialismo
di alcune delle vittime degli abusi in tv non ha senso, chi approfitta
e rimette in ballo la storia del sacerdozio alle donne e quindi
critica ancora una volta il Papa, chi dice che la Chiesa cattolica
irlandese è su una brutta strada.
L'Irish Times di oggi tiene a ricordare a tutti il Kerry baby affaire
(una storia di molto tempo fa, triste) per dire quanto la Chiesa abbia
bloccato il processo di emacipazione delle donne, poi aggiorna sui
child abuses dicendo quant'è bravo il vescovo Walsh che non voleva
baciare l'anello piscatorio al Papa e che facendolo era molto
imbarazzato, critica il vescovo di Ferns che ha chiesto ai fedeli di
contribuire a pagare i danni delle vittime degli abusi.
Intanto si parla di pastorale degli adulti con toni lunari e cu si
stupisce che qualcuno apprezzi il rito tridentino.
Fuori, Dublino è una città cosmopolita (leggi: un posto dove tutti
fanno tutto), le ragazze si vestono in maniera decisamente...
succinta, i preservativi si trovano ovunque, si piange per la
recessione che ha tolto i soldi a tutti.
Però c'è sempre Clonmacnois.
Scendo dall'aereo e trovo un bel sole ad accoglierci.
L'autista del pullman mi dice che se continuiamo a portare il sole, ci
pagherà i prossimi soggiorni.
Mentre andiamo a Stillorgan, il village aibordi di Dublino dove
soggiorneremo qualche giorno, vedo strade nuove, fabbriche, business
parks dovunque.
Mi torna in mente l'Irlanda del nostro viaggio di nozze, sedici anni
fa, un altro mondo: i cartelli in miglia e in chilometri (ora solo in
chilometri), un cartello ogni dieci incroci, il resto a piacere...
Un altro mondo.
Quando arrivammo qui nell'altro secolo, c'era lo scandalo del Vescovo
di Galway dell'epoca che aveva un figlio segreto. Giorni e giorni sui
quotidiani laicisti mestarono questo torrone.
Torno, e impazza la storia triste della pedofilia. La Chiesa sta
subendo un processo mediatico e sociale senza precedenti. Dico pure
che gli uomini di chiesa sono in stato di choc e ancora non trovano
una strada per uscire da questo incubo.
Il settimanale dell'arcidiocesi di Dublino imbastisce una sorta di
processo maieutico per fare uscire tutto questo marciume: chi critica
apertamente il Papa (?), chi sente di dover dire che il presenzialismo
di alcune delle vittime degli abusi in tv non ha senso, chi approfitta
e rimette in ballo la storia del sacerdozio alle donne e quindi
critica ancora una volta il Papa, chi dice che la Chiesa cattolica
irlandese è su una brutta strada.
L'Irish Times di oggi tiene a ricordare a tutti il Kerry baby affaire
(una storia di molto tempo fa, triste) per dire quanto la Chiesa abbia
bloccato il processo di emacipazione delle donne, poi aggiorna sui
child abuses dicendo quant'è bravo il vescovo Walsh che non voleva
baciare l'anello piscatorio al Papa e che facendolo era molto
imbarazzato, critica il vescovo di Ferns che ha chiesto ai fedeli di
contribuire a pagare i danni delle vittime degli abusi.
Intanto si parla di pastorale degli adulti con toni lunari e cu si
stupisce che qualcuno apprezzi il rito tridentino.
Fuori, Dublino è una città cosmopolita (leggi: un posto dove tutti
fanno tutto), le ragazze si vestono in maniera decisamente...
succinta, i preservativi si trovano ovunque, si piange per la
recessione che ha tolto i soldi a tutti.
Però c'è sempre Clonmacnois.
Inviato da iPhone
martedì 19 gennaio 2010
Marche, le scoprirai all'Infinito
Cari amici,
questo spot è bellissimo e mi piace tantissimo.
Sono entusiasta della mia regione, è bellissima, c'è tutto, mare, colli, monti, sole, neve, campagna, brava gente, fede, arte, ragione...
Mi fanno un baffo quelli che criticano.
Questo video fa il pari con l'Inno delle Marche di Giovanni Allevi.
Grazie, Dio, che hai fatto le Marche, la mia casa.
sabato 9 gennaio 2010
Epifania... norcina!
Il giorno dell'Epifania siamo tornati a Norcia, stavolta con un po' dei nostri amici.
Giornata fredda e umida (pioveva, il sole ci aspettava a Cascia!), abbiamo partecipato alla Messa in rito tridentino officiata dall'abate del monastero di San Benedetto, padre Cassian Folsom, che ha fatto una bella omelia. I monaci cantano la Messa in gregoriano. Questo monastero di nuova fondazione ha ricevuto dalla Santa Sede il compito di officiare in utroque ritu (in entrambi i riti, quello ordinario e quello straordinario). Sono quattordici monaci, abbastanza giovani, di cui undici statunitensi, un indonesiano, uno scozzese e un inglese. Vivono proprio come vivevano San Benedetto e i suoi amici, la regola esatta (quella regola che San Benedetto definì "una cosa piccola, per principianti"...). E' una vita dura, ma evidentemente affascinante. D'altronde dove presero la forza i monaci che salvarono l'Europa e il mondo dall'essere risucchiati dalla decadenza dell'Impero Romano?
Poi (scusate, ma il cattolicesimo tiene sempre uniti corpo e spirito... e a Norcia se non fosse così sarebbe una partita persa in partenza!) una sosta in una delle splendide norcinerie di corso Sertorio (salame, salsicce, pane cotto a legna... cose grasse!), una visita alla vicina Cascia e alla tomba di Santa Rita (ho scoperto che a Cascia c'è un Miracolo Eucaristico e due beati oltre a Santa Rita!), una visita alle Piane di Castelluccio senza neve (!!!) e al Vettore con la neve, e poi a casa.
Quello che mi ha colpito di più è stata l'attenzione con cui i nostri amici più giovani hanno seguito la Messa, apprezzata da tutti i partecipanti.
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