domenica 5 luglio 2009
Dizionario della mia lingua, il sambenedettese.
A-, Alo-
Abbettà, 'bettà = gonfiare
Abbeterà = avvolgere, avvoltolare. Nello: "steme merenne abbeterate mezz'a la plasch't'ch'".
Accemenda', 'ccemendà = cimentare, dare del cimento, provocare.
Accéche = piano, lentamente. Mia madre: "Vanne accéche" (Va' piano).
Accerrà, 'ccerrà = acciurrare, prendere per i capelli (ciòrre = ciocche di capelli), afferrare.
Accòrie = accorgere, Accoriese = accorgersi.
Accufecchià, 'ccufecchià = coprire bene.
Accuse, 'ccuse = niente. Mia madre: "Nen vuje 'ccuse".
Acquatécce = vino annacquato, leggero.
Affienghé, 'ffienghé = ammuffire (da fionghe, muffa, funghi).
'Ajene = gallina.
'Alle = gallo.
Aje = azione delle paranze che si avvicinavano alla costa per incontrare le lancette che avrebbero sbarcato il pesce, per consentire poi alle paranze di continuare a terà (=tirare le reti). Jé all'aje.
Allecchenejé = allettare.
Alleccià = illuminare.
Allendà = allentare, smettera. Mia madre: "E linda!" (e smetti!).
Allescià, 'lescià = scivolare. Dante Pulcini: "Só le scale ce mëttèmë la stréscë sennò 'lesce" (sulle scale mettiamo la striscia sennò scivola).
Allùche = in nessun luogo. Mia madre: "Dua sci jéte? Allùche" (Dove sei andato? Da nessuna parte).
Alòrze = va alòrze quell'imbarcazione che raccoglie quanto più vento possibile copn la vela e scivola velocemente inclinata tutta su un lato. Si dice anche di chi va a passo svelto e inclinata da una parte, con una spalla più sollevata dell'altra.
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