Pier Giorgio è mio figlio e ama raccontare sin da quando era piccolissimo ciò che vede e vive.
Ecco la cronaca della gita che abbiamo fatto tempo fa.
Sabato 19 Gennaio sono partito con mio padre per andare a vedere la partita di Rugby Benetton Treviso contro London – Irish. Sabato ci siamo svegliati indaffarati per la partenza. Una volta pronti abbiamo preso la 147 di mio padre e abbiamo accompagnato le mie sorelle, Francesca e Giulia, a scuola. Presa l’autostrada, abbiamo recitato il rosario e poi abbiamo ascoltato la musica.
Prima di Padova, c’era una nebbia molto fitta, il Tom Tom (navigatore satellitare) ci ha fatto sbagliare strada, ma seguendo le indicazioni siamo arrivati lo stesso a Treviso. Qui abbiamo preso lo zio di mia mamma, Mario. Egli ci ha guidato fino allo stadio che era abbastanza vicino, qui abbiamo parcheggiato e ritirato i biglietti che avevamo comprato via internet. Mentre stavamo per entrare, una cosa ci ha paralizzato: abbiamo incontrato Alessandro Troncon, ex giocatore della nazionale di rugby.
Siamo entrati nella tribuna laterale coperta e abbiamo visto con trepidazione la partita, vinta da London Irish 24 a 11, ma la Benetton ha fatto una meta spettacolare.
Finita la partita, siamo andati a casa da zia Matilde, zio Mario e zia Dora e li ho giocato a Rugby nel giardino. Dopo un po’ siamo partiti per Chioggia e abbiamo preso la stanza nell’ostello del nostro amico Lolli a casa del quale siamo andati a mangiare. Dopo cena sono arrivati Gigi e suo figlio Gabriele nostri carissimi amici.
Il giorno dopo siamo partiti per Ravenna per vedere i suoi famosi mosaici. Abbiamo visitato la Chiesa di Sant’Apollinare Nuovo,
la tomba del poeta Dante e la Chiesa di San Vitale dove c’era un mosaico dorato.
Infine abbiamo visitato la Chiesa di Sant’Apollinare in Classe. Una volta partiti, abbiamo preso la famosa strada Romea, che si chiama cosi perché porta a Roma.
Arrivati ad Osimo babbo ed io abbiamo giocato a Rugby e sentito la messa in latino nella Chiesa di Campocavallo.
A me è piaciuto fare questo viaggio perché sono stato con babbo. Pier Giorgio Sermarini
Nessun commento:
Posta un commento