giovedì 22 settembre 2022

Frammenti della mia filosofia - 24 - Chesterton e l'umanità.

L'umanità non è una tribù di animali a cui dobbiamo compassione. L'umanità è un club a cui dobbiamo il nostro abbonamento.

Gilbert Keith Chesterton, Daily News, 10 aprile 1906.

martedì 20 settembre 2022

Frammenti della mia filosofia - 23 - Radix omnium malorum est cupiditas.

Est autem quaestus magnus pietas cum sufficentia. Nihil enim intulimus in hunc mundum : haud dubium quod nec auferre quid possumus. Habentes autem alimenta, et quibus tegamur, his contenti simus. Nam qui volunt divites fieri, incidunt in tentationem, et in laqueum diaboli, et desideria multa inutilia, et nociva, quae mergunt homines in interitum et perditionem. Radix enim omnium malorum est cupiditas : quam quidam appetentes erraverunt a fide, et inseruerunt se doloribus malis.


1 Timotheus 6, 6-10

Certo, la religione è un grande guadagno, purché sappiamo accontentarci! Infatti non abbiamo portato nulla nel mondo e nulla possiamo portare via. Quando dunque abbiamo di che mangiare e di che coprirci, accontentiamoci. Quelli invece che vogliono arricchirsi, cadono nella tentazione, nell'inganno di molti desideri insensati e dannosi, che fanno affogare gli uomini nella rovina e nella perdizione. L'avidità del denaro infatti è la radice di tutti i mali; presi da questo desiderio, alcuni hanno deviato dalla fede e si sono procurati molti tormenti.

1 Timoteo 6, 6-10

Frammenti della mia filosofia - 22 - Chesterton, Io non divento meno radicale.

Io stesso (per prendere un vile cadavere) divento ogni giorno più conservatore; ma non divento meno radicale. Perché una delle cose che voglio conservare è il Radicalismo; la vecchia semplicità popolare e la violenza che è sempre più sommersa dalla sofisticazione e dall'ipocrisia del nostro tempo.


Gilbert Keith Chesterton, The Daily News, "What Is a Conservative?", 8 Settembre 1906.

Frammenti della mia filosofia - 21 - Momenti di gloria, il sermone di Eric Liddell a Parigi.

Torno ancora una volta al bel film Momenti di gloria. Qui uno dei protagonisti, Eric Liddell, propone un sermone nella Chiesa di Scozia di Parigi (era una chiesa presbiteriana, calvinista, ahimè). Le immagini e le parole del profeta Isaia si sposano bene e ci fanno ben capire chi siamo veramente e chi possiamo essere a certe condizioni. Ecco parte di esse, in latino, e suonano ancora più belle:

Deficient pueri, et laborabunt, et juvenes in infirmitate cadent; qui autem sperant in Domino mutabunt fortitudinem, assument pennas sicut aquilae, current et non laborabunt, ambulabunt et non deficient.


Anche i giovani faticano e si stancano,
gli adulti inciampano e cadono;
ma quanti sperano nel Signore riacquisteranno forza,
metteranno ali come aquile,
correranno e non faticheranno,
cammineranno e non cadranno.



Su Eric Liddell e sul film Momenti di gloria:




venerdì 9 settembre 2022