Ego sum resurrectio et vita: qui credit in me, etiam si mortuus fuerit, vivet: et omnis qui vivit et credit in me, non morietur in aeternum. Credis hoc?
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Il blog di Marco Sermarini, uomo vivo.
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1 commento:
Caro Marco,
Ho ricevuto il Link da Peppe, un Post del dicembre 2022, Che ha per oggetto la parola "rebbevesse".
Ho letto anche il commento del Tuo collega di Ascoli, che ha portato l' esempio delle piante di basilico, che erano rinsecchite e, dopo essere state annaffiate, hanno ripreso Vita.
Io ti faccio notare, Che il vocabolo "rebbevesse" non viene dal verbo "bere", Ma deriva Dal verbo " Vivere", per questo uso come risposta il Tuo Post del luglio 2025: omnis, qui mortuus fuerit, vivet! = Ognuno, Che non fosse più in Vita, vivrà!
Funziona cosi': il verbo latino " Vivere", come Tu saprai, non ha il cosiddetto Participio Passato passivo; la forma " vivitum", nel Latino classico, non è mai esistita; però nel tardo latino, o forse nel Latino medievale, questo vocabolo è stato forzatamente coniato ed usato, specialmente la forma rafforzata "re-vivitum", (Che significherebbe "rivissuto".)
Ora a Causa della non conoscenza dell'accentazione Latina, legge della penultima Sillaba, gli uomini di chiesa del medioevo hanno sicuramente pronunciato la parola sulla terz'ultima Sillaba, Che suona: re- vivi' to!
Ecco, da " re- vivi' to" il passaggio a "ri- bbevito" è breve: dissimilazione Della "v", cioè la prima v diventa " b" e viene marcatamente rafforzata!
Hai capito? Cosi' è nata l' espressione "A 'ssa re- bbevi' to" , cioè, è risuscitato, è tornato in Vita.
Se il vocabolo venisse dal verbo bere, dovremmo avere "ri- bbevuto" e non " re - bbevito", non ti pare?
Grazie per la Tua attrnzione. La prossima Volta, se vuoi, ti spiego l' etimologia Della desinenza "-esse" in " rebbevèsse".
Arrivederci
Antonio
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