lunedì 30 dicembre 2024

Frammenti della mia filosofia - 69 - Il diritto come ordinamento di ogni agglomerato sociale.



  Recuperare una visione del diritto come ordinamento di ogni agglomerato sociale, affermare che ognuno di questi può essere - spesso nella realtà è - un ordinamento giuridico primario, ha quindi un duplice significato: di recuperare il diritto alla natura stessa del corpo sociale e di identificare il diritto come forma vitale di quel corpo nella storia.

La visione del fenomeno giuridico così come appare a noi oggi nell'àmbito del cosiddetto Stato moderno di diritto è unilaterale e riduttiva, ispirata, malgrado le premesse economiche e politiche di marca liberale, al più rigoroso assolutismo giuridico'. Rigido monismo sul piano delle fonti, gerarchia delle fonti come conseguente e coerente filiazione di quello, principio di stretta legalità, certezza del diritto, sono concezioni e istituti che possono anche rappresentare il merito storico dello Stato di diritto come sistema di garanzie per il cittadino.


La visione del fenomeno giuridico così come appare a noi oggi nell'àmbito del cosiddetto Stato moderno di diritto è unilaterale e riduttiva, ispirata, malgrado le premesse economiche e politiche di marca liberale, al più rigoroso assolutismo giuridico. Rigido monismo sul piano delle fonti, gerarchia delle fonti come conseguente e coerente filiazione di quello, principio di stretta legalità, certezza del diritto, sono concezioni e istituti che possono anche rappresentare il merito storico dello Stato di diritto come sistema di garanzie per il cittadino astratto, ma denunciano una costruzione dell'ordinamento che piove dall'alto sul tessuto dell'esperienza, che tende a formalizzarsi e a cristallizzarsi, nonché - inevitabilmente - a separarsi dal divenire senza soste della società, rischiando di identificarsi col messaggio dei detentori del potere.


Lo storico, memore e consapevole della varietà delle esperienze trascorse, ha il diritto e il dovere sacrosanti di ricordare a ogni giurista che un simile assetto, anche se è quello che ci circonda e che pertanto può apparire naturale e immutabile, costituisce soltánto il frutto d'un modo recentissimo e peculiarissimo d’intendere il diritto, e che non è lecito immobilizzarlo in una sorta di mo-dello. La storia, al contrario, soprattutto quella meno recente, ci propone esempi di organizzazione giuridica risolta all'insegna della più ampia e rigorosa pluralità di ordinamenti, con un recupero della produzione giuridica alla pluralità delle forze dell'esperienza è con il risultato d'una costruzione del diritto forse incerta, forse alluvionale, forse informe, ma straordinariamente congeniale alle istanze reali di quelle forze, con un meccanismo di fonti non soffocato nella sola forma legislativa ma aperto in una articolazione giurisprudenziale, dottrinale e soprattutto consuetudinaria.


Paolo Grossi, L'ordine giuridico medievale.



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