mercoledì 12 dicembre 2007

San Francesco, Giotto e i suoi colori.


Quelli che vedete sarebbero i veri colori degli affreschi di Giotto nella Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi.
Il Corriere della Sera di oggi riporta un articolo in cui si parla delle ricerche svolte su tali capolavori:
«E' uno strumento scientifico per mostrare agli addetti ai lavori e ai comuni visitatori quanto del Giotto "autentico" si sia irrimediabilmente dissolto in sette secoli. Ed è insieme un allarme: facciamo in modo che il degrado non proceda ancora. Altrimenti rischiamo di perdere per sempre intere porzioni di quello straordinario capolavoro», dice Giuseppe Basile, gran nome dell’Istituto centrale del restauro, una vita passata dietro a Giotto (prima a Padova e poi dal 1997 al 2005 ad Assisi dopo il terremoto).

Giotto mi piaceva anche scolorito, però questi colori così accesi e vivaci mi fanno tornare alla mente le parole di Chesterton a proposito di San Francesco d'Assisi, descritto come un amante del colore, della vita, del mondo, di tutto. Un uomo pienamente medioevale. Il Medioevo era così ricco di colore, tutto tranne che l'età oscura.
Riporterò questo passaggio di Chesterton. Merita.

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