mercoledì 3 ottobre 2007

Elogio del maestro. Meno male!


Da un vecchio numero del settimanale Tempi (anno 2001) questo bell'articolo.
Proprio bello.

Vi auguro di poter dire altrettanto.

Il mio caro amico Gilbert colpisce ancora.

Elogio del maestro

Se avete a che fare con adolescenti, sicuramente vi sarà di aiuto leggere il capitolo III della “Autobiografia” di G. K. Chesterton.
di Tempi

Se avete a che fare con adolescenti, sicuramente vi sarà di aiuto leggere il capitolo III della “Autobiografia” di G. K. Chesterton. “Su tutto ciò che fu già il fanciullo cresce una specie di protezione spinosa, simile ai capelli, una callosità, una noncuranza, una curiosa combinazione di energia senza scopo e senza direzione e di prontezza ad accettare le convenzioni… la convenzione cioè che ciascuno di noi bastava a se stesso”. Continua G. K.: “i ragazzi tendono tutti a tre cose: ad andare in giro in tre, a non avere assolutamente scopo alcuno nell’andare in giro e, quasi senza eccezione, ad assalirsi improvvisamente e a cessar dall’attacco con la stessa subitaneità”. Ora, se noi abbiamo trovato lo scopo del nostro andare in giro, come aiuteremo i nostri figli a fare altrettanto? Anche per Chesterton è stato quello che è e sarà per tutti noi e i nostri ragazzi. “I maestri erano interessantissimi. Il mio debito personale è infinito verso uno di loro. Egli riuscì, Dio sa come, a penetrare nel mio desiderio profondo e disperatamente saldo di sembrare stupido, ed a scoprire il segreto orribile che io, dopotutto, ero dotato del dono della ragione al di sopra dei bruti”.

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