Sempre caro mi fu quest'ermo colle ⛰,
E questa siepe 🏡, che da tanta parteDell'ultimo orizzonte 🌅 il guardo 👀 esclude.
Ma sedendo 🪑e mirando 👀, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi 🤫, e profondissima quiete
Io nel pensier 💭 mi fingo; ove per poco
Il cor ❤️ non si spaura. E come il vento 🌬
Odo stormir tra queste piante🌳🌲🌲🌳, io quello
Infinito silenzio 🤫 a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon 🔔 di lei. Così tra questa
Immensità s'annega il pensier mio:
E il naufragar m'è dolce in questo mare 🌊 .
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