È un post del 2008, parlavo della crisi economica dell'epoca e delle amenità che sentivo dire allora.
Oggi non è cambiato nulla: si spera ancora nella forza di ciò che invece ci affonda (ci attacchiamo al relitto pensando che misteriosamente questo relitto ci riporti a galla mentre invece ci affonda definitivamente), con in più il fatto che sta passando l'idea di un grande azzeramento delle condizioni sociali, economiche e politiche con grandi passi verso una vera e propria schiavitù (che esisteva pure prima, perché io sono tra quelli, con Chesterton e Belloc, che credono che il lavoro dipendente sia la vera nuova schiavitù).
Il trucco è di carattere informativo: veicolare un messaggio, insistere, martellare con tutti i mezzi di comunicazione possibile (accendete la tv, di che si parla per ventiquattro ore al giorno? Di pandemia e vaccini. Aprite internet, di che si parla nei sei, tredici o ventuno o ventisette pollici del vostro schermo? Di pandemia, di senso di responsabilità, di vaccini, con toni via via più moralistici).
Lo stesso è successo nei decenni: ci hanno fatto credere che l'unico sistema possibile fosse il capitalismo e ci hanno fatto dimenticare che per secoli ne abbiamo a meno, e per tanti versi stavamo meglio, o forse avevamo una società decisamente più a misura d'uomo.
Come diceva Chesterton, chi ha detto che le lancette di un orologio non possano essere messe indietro?
La menzogna si rigenera sempre, trova nuove strade. Sempre il mio Chesterton diceva che un'eresia è peggio del peccato, perché il peccato è peccato mentre l'eresia genera nuova eresia e nuovo peccato. Le bugie oggi sono sul campo e sotto gli occhi di tutti. Lo sanno tutti che i vaccini contro il covid coprono relativamente, non sa nemmeno chi li ha fatti quanto coprano effettivamente, però taciamo di fronte all'evidente menzogna che chi ha il Green Pass fondato sul vaccino abbia e dia una sicurezza maggiore di non contagiare il prossimo, e chi non crede questo (perché è sotto gli occhi di tutti il fatto che il contagio tocchi tutti indistintamente) è trattato come un paria, un poveraccio, il figlio di un dio minore.
Il trucco è invece parlare, parlare e dire il vero, affermare le ovvietà ovunque ce ne venga data la possibilità senza aver paura della maggioranza ottenuta a suon di battage, e dei "teoremi" che si basano solo sulla ripetizione prolungata, guidata, perpetuata di concetti tutto tranne che certi, nei battage costanti a cui siamo sottoposti.
http://marcosermarini.blogspot.com/2008/12/perch-c-la-crisi-economica-oggi.html
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