venerdì 12 gennaio 2018

L’Infinito di Giacomo Leopardi

Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor ❤️non si spaura. E come il vento 🌬
Odo stormir tra queste piante🌳🌲🌲🌳, io quello
Infinito silenzio 🤫 a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s'annega il pensier mio:
E il naufragar m'è dolce in questo mare 🌊 .

😊

Nessun commento: