Proviene sempre da Il dialetto sambenedettese di Francesco Palestini, edito dal Circolo dei Sambenedettesi.
A-ttòrze, a zonzo; vagabondando 'tturz jènne (o 'tt'(e)rzijènne, come si comincia a dire): la parola deriva dal fenicio tur, che ha lo stesso significato del francese tour, 'giro'; essa dunque caratterizza il fannullone che non ha voglia di fare nulla e perde il tempo a camminare in circolo, senza scopo, oppure qua e là senza meta, come un fiume tutto anse e giravolte, attardato dalla pianura, che non trova più la dritta via che conduce al mare.
Per estensione oggi ne è invalso l'uso anche nel significato di "molto".
Un mio amico, quando facevamo il liceo, giocava a Space Invaders e, vedendo tutti gli omini pronti ad ucciderlo diceva: "i mammëccéttë a ttorzë!".
Nessun commento:
Posta un commento