Chesterton nella sua Autobiografia parla della
permanente anticipazione della sorpresa.
Ne parla a proposito di suo padre, che vi aveva educato lui e suo fratello Cecil; ebbene, anche io ci credo.
Mamma, quando ero piccolo, sapevo che mi avrebbe fatto qualche piccola sorpresa: un giocattolino di poco valore (ricordo che un periodo mi riportava dal mercato degli elicotterini di plastica piccolissimi, del valore di cento - duecento lire a confezione), un gelato, o che avrebbe provveduto a me in qualche modo inaspettato.
La sorpresa era attesa ma non sapevi se e cosa sarebbe accaduto, e questo rendeva bello tutto.
Non erano così, erano ancora più semplici, però un po' li ricordano... |
Ecco, io ci sono cresciuto e ci credo ancora.
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