Noi ci facciamo i nostri amici; ci facciamo i nostri nemici; ma Dio fa il nostro vicino della porta accanto. Per questo egli ci appare rivestito di tutti gli incuranti terrori della natura; è strano come le stelle, sconsiderato e indifferente come la pioggia. Egli è l'Uomo, la più terribile delle bestie. Per questo le antiche religioni e l'antico linguaggio delle Sacre Scritture mostrarono una così acuta saggezza quando parlarono, non del dovere di ciascuno verso l'umanità, ma del dovere di ciascuno verso il suo vicino. Il dovere verso l'umanità può spesso prendere la forma di una qualche scelta personale o perfino piacevole. (…) Ma noi dobbiamo amare il nostro vicino perché è lì, un motivo molto più allarmante per un'operazione molto più seria. Egli è il campione dell'umanità che ci viene concretamente assegnato. Proprio perché può essere chiunque egli è tutti. È un simbolo perché è un incidente.
Gilbert Keith Chesterton, Eretici.
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