Lo scorso 13 Ottobre è stata la festa del santo patrono della mia amata città, il martire San Benedetto, centurione romano decapitato a Cupra all'inizio del IV secolo perché cristiano; il suo corpo fu ritrovato da un contadino sulla riva del mare ai piedi della pieve che gli fu poi intitolata, e riconosciuto perché i suoi buoi vi si erano inginocchiati davanti.
Sono andato a fare una visita al Santo per onorarlo e chiedergli aiuto per la mia città e per me ed i miei amici che ci viviamo, perché torni ad essere tutta cristiana, e lì chi ho incontrato? Il mio amico zio Mario in ottima compagnia, cioè sua moglie Laura e le sue graziosissime figliole.
Certamente non ci siamo fatti mancare il gusto di salire in cima al Torrione del XII secolo detto Torre dei Gualtieri, più noto come Lu Cambanò (= il Campanone).
Come vedete non abbiamo mancato l'appuntamento con le foto inutili ma bellissime, che ci dimostrano come siamo nati in un paese, come disse un poeta (o una poetessa?) locale, "affatturatë", cioè di una bellezza che ti strega. Talmente affatturante che di foto"scèmëcënë fattë mëccò", come si dice da noi., e abbiamo fatto anche il filmato mentre il campanone allo scoccare del quarto, ci ha rintronato a dovere.
Avvolti dalla luce calda di questo tramonto ottobrino abbiamo pure cantato una canzone in onore della nostra Samb, alcune suore ci hanno visto e sentito, e ridevano, e le abbiamo pure aiutate a farsi una foto, e un signore che ci ha visti divertiti ci ha detto che avevamo lo spirito giusto.
Gnënoccë e crescë!
Ci siamo divertiti come pazzi e alla fine non volevamo scendere.
Grazie di cuore, signor Padre Eterno, per averci dato tóttë stu billë vrëdëttë, come si dice da noi: santi, amici cari, torrioni, campanoni, rècchië rëndrënatë, tramonti, bambini, belle cose dall'alto e pë' lu paèsë nustrë!
#SanBenedettodelTronto #Sammenedettecarebillemi
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