venerdì 27 giugno 2025

Dizionario della mia lingua, il sambenedettese - 8 - Termine dall'etimologia misteriosa!

Vattezzìre, dice Francesco Palestini "botte da orbi, all'impazzata" che sull'etimologia  ipotizzava: "forse da 'battere' e 'giro'?".

Mi sono arrovellato per decenni. Ho pensato anch'io così, ma sono poco convinto quanto probabilmente lo era Palestini, con quel punto interrogativo...

Ho pensato che quel -zzìre sia un esito come quello de lu tappëzzìrë (il tappezziere), o come lu barëvirë (il barbiere), ma che sarebbe il "vattezziere" (o "battezziere"?)? Non lo so proprio.

Poi vado sulla Treccani e mi scappa fuori questo:

batteżżière s. m. [der. di battezzare]. – Sacerdote che ha l’incarico di battezzare, in vece del parroco; più comunem. detto battista.

Nelle espressioni colloquiali ho spesso sentito dire cose tipo: "vieni qua che ti battezzo io..." come per intendere "ti sistemo io", per quanto il rito del battesimo cristiano non comprenda nessun tipo di.. "contatto fisico", al contrario della cresima che nel rito antico prevedeva che il cresimato ricevesse un piccolo schiaffo dal vescovo, a sacramento impartito.

Per me resta un mistero. A mamma ho sentito dire molte volte anche "lu vattezzìre de le palmë"... e qui il mistero si infittisce.

Se qualcuno lo sa, batta un colpo (o rimarrà un mistero insondabile come lu rebbëvéssë?)...





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