venerdì 7 dicembre 2018

Fortissimum genus

His ergo omissis, ad coenobitarum fortissimum genus disponendum, adiuvante Domino, veniamus.

Regula Sancti Benedicti, De generibus monachorum

martedì 24 luglio 2018

La nostra Patria sono i nostri villaggi, i nostri altari, le nostre tombe…

La nostra Patria sono i nostri villaggi, i nostri altari, le nostre tombe, tutto ciò che i nostri padri hanno amato prima di noi. La nostra Patria è la nostra fede, la nostra terra, il nostro re. Ma la loro patria cos'è? Lo capite voi? Vogliono distruggere i costumi, l'ordine, la Tradizione. Allora, che cos'è questa patria che sfida il passato, senza fedeltà, senz'amore? Questa patria di disordine e irreligione? Per loro sembra che la patria non sia che un'idea; per noi è una terra. Loro ce l'hanno nel cervello; noi la sentiamo sotto i nostri piedi, è più solida. È vecchio come il diavolo il loro mondo che dicono nuovo e che vogliono fondare sull'assenza di Dio… Si dice che noi saremmo i fautori delle vecchie superstizioni… fanno ridere! Ma di fronte a questi demoni che rinascono di secolo in secolo, noi siamo la gioventù, signori! Siamo la gioventù di Dio. La gioventù della fedeltà.

François-Athanase Charette de La Contrie


Combattuto spesso, sconfitto a volte, abbattuto mai.

venerdì 20 luglio 2018

Pistachio Ice cream!

Bellissima la scena di Cricchetto in Cars 2 che scambia la salsa wasabi per gelato al pistacchio...

giovedì 19 luglio 2018

Ecco, amici...

«Io non sono preoccupato riguardo a quell'uomo grasso che appare nelle tribune e nelle caricature, persino quando quest'uomo si diletta in dibattiti pubblici su ciò che io ritengo essere il giusto. Sono invece tutto preso riguardo a cosa è diventato un ragazzino il cui padre gli mostrava un teatrino giocattolo, e di uno scolaro a cui nessuno dava peso, di cui nessuno sentiva parlare... E anche di tutta quella vita morbosa di una mente sola, di una persona che vive nel modo in cui io ho vissuto. È quella storia, che così spesso è stata vicina a una nefasta conclusione, che io voglio far finire bene».

Gilbert Keith Chesterton, da una lettera a mons. Ronald Knox 
poco prima della sua conversione al cattolicesimo.

domenica 8 luglio 2018

Giacomino

Ma sedendo 🛋 e mirando 👀, interminati
Spazi 🖼 di là da quella, e sovrumani
Silenzi 🤫, e profondissima quiete
Io nel pensiero 💭 mi fingo; ove per poco
Il cor ❤️ non si spaura.



Inviato da iPhone

venerdì 15 giugno 2018

L’infinito, di Giacomo Leopardi

Sempre caro 🤗 mi fu quest'ermo colle⛰,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo 🛋 e mirando🖼, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi 🤫 , e profondissima quiete
Io nel pensier 💭 mi fingo; ove per poco
Il cor ❤️non si spaura. E come il vento 🌬
Odo stormir 🍃tra queste piante🌳🌲🌲🌳, io quello
Infinito silenzio 🤫 a questa voce📣
Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s'annega il pensier 💭mio:
E il naufragar m'è dolce 🍨 in questo mare 🌊 .

😊

martedì 29 maggio 2018

Messale... chestertoniano? Chesterton... cattolico!

Vere dignum et iustum est, æquum et salutáre, nos tibi semper et ubíque grátias ágere...

Missale Romanum, Prefatio

venerdì 4 maggio 2018

Meghan e Harry invitano 1.200 cittadini comuni alle nozze: "Ma portatevi il pranzo al sacco" - Repubblica.it - Noi marchigiani siamo più signori! Qui da noi lo scartozzo te lo lasciano prendere gli sposi!

Meghan e Harry invitano 1.200 cittadini comuni alle nozze: "Ma portatevi il pranzo al sacco" - Repubblica.it
Notiziona.

Noi italiani ma soprattutto noi marchigiani e, non plus ultra, noi sambenedettesi siamo decisamente più signori…

Qui da noi nelle Marche, ma l'ho visto fare in special modo a San Benedetto del Tronto, c'è l'usanza che quando vai al matrimonio ti devi riportare a casa qualcosa di mangereccio dalla mensa nuziale: le olive fritte, i cremini, un dolcetto particolarmente interessante…

Ho visto delle distinte signore asportare elegantemente dentro sacchetti portati all'uopo da casa le sopra notate vivande con nonchalance, facendole cadere distrattamente nell'apposito contenitore. È un modo di onorare la mensa, di far capire che abbiamo gradito. Tanto sennò va sprecato.

Tutto ciò va sotto il nome di scartuzzë, che negli insuperabili ristoranti del popolo (pay less, eat more, all'inglese) hanno istituzionalizzato con le tegliette di alluminio di default, con l'arrosto e il fritto all'ascolana che domenica non sei riuscito ad ingallozzare. Te lo incartano e te lo riporti, e te lo magni a casa. D'altronde da un punto di vista sinallagmatico funziona: lu sci pa'ato? Allora è lu ttuo e te lu magnë tó (ma in sambenedettese puro suona: allòrë jè lu ttónë e të lu magnë tó).

Ed ora qui che mi tocca sentire?

Il matrimonio del secolo, ma che dico? del decennio, ma che dico? dell'anno, ma che dico del mese, ridursi così biecamente al "raccico"... e dai, essù!

A saperlo, quando sono stato a Londra mi sarei fermato dai ragazzi e  avrei loro spiegato come si fa ad essere veramente più signori...

Mamma avrebbe detto: "non sta bene"...

Meghan e Harry invitano 1.200 cittadini comuni alle nozze: "Ma portatevi il pranzo al sacco"

LONDRA - Per precisa e democratica volontà degli sposi, il popolo è stato invitato al "royal wedding" di Harry e Meghan del 19 maggio al castello di Windsor. Ma il popolo dovrà portarsi da mangiare da casa, perché palazzo reale non ha predisposto un rinfresco. O meglio, ci sarà un banchetto per 600 Vip, dopo che saranno usciti dalla cappella di San Giorgio, dove verrà celebrato il matrimonio. Ma i 1200 membri "della comunità nazionale", fra cui scolaresche, attivisti del volontariato e cittadini esemplari, che hanno ricevuto un cartoncino d'invito per l'evento, sono stati incoraggiati a "portarsi un pic-nic per il lunch, perché non sarà possibile comprare cibo e bevande sul posto".

Gb, Harry e Meghan mania: febbre dei gadget a un mese dalle nozze

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Si chiama Emma Bridgewater Factory la fabbrica dove vengono decorate a mano le tazze artigianali per celebrare il matrimonio più atteso dell'anno, quello tra Meghan Markle e Harry, che si svolgerà il prossimo 19 maggio al Castello di Windsor. L'azienda si occupa della produzione di tutti gli articoli commemorativi della famiglia reale, dal Giubileo di diamante della regina Elisabetta, alla nascita del piccolo George e Charlotte. A un mese esatto dal giorno del 'Sì' la macchina dei gadget, che nel Regno Unito muove milioni di sterline, è sempre più attiva: agende, spille, segnalibri, portachiavi con i volti o i nomi della coppia, sono in vendita praticamente ovunque.
Il posto in questione è l'ingresso della cappella, all'interno del maniero, dove i 1200 comuni mortali dovranno restare in attesa – calcola il Guardian – 4 ore e mezza. Invitarli è stato sicuramente un gesto di generosità da parte di Harry e Meghan, ma bisogna dire che faranno anche comodo alle immagini della cerimonia trasmesse in diretta dalla Bbc: sarebbe stato brutto vedere uscire gli sposi dalla chiesetta e incontrare un piazzale del castello deserto. I maligni insinuerebbero che il popolo è stato invitato perché servivano delle comparse da mettere sullo sfondo, prima della parata in carrozza per le vie di Windsor dove ci saranno almeno 100 mila fans della monarchia, oltre a un esercito di giornalisti da mezzo mondo (dentro la cappella sono stati ammessi, a parte le telecamere della Bbc, solo un reporter e quattro fotografi): ma quelli non avranno bisogno di invito. "Incomprensibile", è la reazione di uno degli invitati del popolo alla scoperta che dovrà provvedere al pasto da sé. "Bè, ho controllato su Google, c'è un McDonald vicino al castello", aggiunge, "magari comprerò qualcosa lì".

Gb, come in una favola: la carrozza scelta da Harry e Meghan per il matrimonio

Al corrispondente di Repubblica, che una volta fu invitato a cena dalla regina a Buckingham Palace in occasione della visita a Londra del presidente della repubblica italiano, sovviene che il cartoncino d'invito conteneva una casella per far sapere alla casa reale se l'autista rimasto ad attendere nel piazzale avrebbe voluto "un pasto freddo". Nel paese che ha inventato il sandwich, Harry e Meghan avrebbero potuto farne trovare uno anche al popolo invitato alle loro nozze.


Inviato da iPad

mercoledì 11 aprile 2018

E si meravigliava della loro incredulità.

E si meravigliava della loro incredulità.

Marco 6, 6a

lunedì 9 aprile 2018

Il mio bellissimo dialetto, un classico...

Espressione plastica ed efficace, soprattutto in senso figurato...

Presóre, fango, sterco. I nostri pescatori usano il termine anche per indicare un qualsiasi ostacolo sottomarino su cui incappano con le reti, riportando gravi danni alle reti stesse ed al pescato.

Il mio bellissimo dialetto, ancora...

Questa l'ho sentita la prima volta qualche mese fa in bocca ad un mio carissimo amico, ma non l'avevo davvero mai sentita...

Póschie, schiuma.


domenica 8 aprile 2018

“Autunno” nel mio bellissimo dialetto.

Parole perdute!

Questa non l'avevo mai sentita. Grazie al compianto Francesco Palestini che l'ha conservata (è sempre dal suo libro che l'ho presa).

'Frahiéme, autunno. Certamente derivato dall'alterazione di una particolare costruzione latina "infra hiemen (=al di sotto dell'inverno, prima dell'inverno)" usata al posto del corrispondente "autumnus".

giovedì 18 gennaio 2018

Matthæus 22, 36 - 40

Magister, quod est mandatum magnum in lege? Ait illi Jesus: Diliges Dominum Deum tuum ex toto corde tuo, et in tota anima tua, et in tota mente tua. Hoc est maximum, et primum mandatum. Secundum autem simile est huic: Diliges proximum tuum, sicut teipsum. In his duobus mandatis universa lex pendet, et prophetae.

venerdì 12 gennaio 2018

L’Infinito di Giacomo Leopardi

Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor ❤️non si spaura. E come il vento 🌬
Odo stormir tra queste piante🌳🌲🌲🌳, io quello
Infinito silenzio 🤫 a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s'annega il pensier mio:
E il naufragar m'è dolce in questo mare 🌊 .

😊