sabato 9 gennaio 2010

Epifania... norcina!

Il giorno dell'Epifania siamo tornati a Norcia, stavolta con un po' dei nostri amici.

Giornata fredda e umida (pioveva, il sole ci aspettava a Cascia!), abbiamo partecipato alla Messa in rito tridentino officiata dall'abate del monastero di San Benedetto, padre Cassian Folsom, che ha fatto una bella omelia. I monaci cantano la Messa in gregoriano. Questo monastero di nuova fondazione ha ricevuto dalla Santa Sede il compito di officiare in utroque ritu (in entrambi i riti, quello ordinario e quello straordinario). Sono quattordici monaci, abbastanza giovani, di cui undici statunitensi, un indonesiano, uno scozzese e un inglese. Vivono proprio come vivevano San Benedetto e i suoi amici, la regola esatta (quella regola che San Benedetto definì "una cosa piccola, per principianti"...). E' una vita dura, ma evidentemente affascinante. D'altronde dove presero la forza i monaci che salvarono l'Europa e il mondo dall'essere risucchiati dalla decadenza dell'Impero Romano?

Poi (scusate, ma il cattolicesimo tiene sempre uniti corpo e spirito... e a Norcia se non fosse così sarebbe una partita persa in partenza!) una sosta in una delle splendide norcinerie di corso Sertorio (salame, salsicce, pane cotto a legna... cose grasse!), una visita alla vicina Cascia e alla tomba di Santa Rita (ho scoperto che a Cascia c'è un Miracolo Eucaristico e due beati oltre a Santa Rita!), una visita alle Piane di Castelluccio senza neve (!!!) e al Vettore con la neve, e poi a casa.

Quello che mi ha colpito di più è stata l'attenzione con cui i nostri amici più giovani hanno seguito la Messa, apprezzata da tutti i partecipanti.

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