Meghan e Harry invitano 1.200 cittadini comuni alle nozze: "Ma portatevi il pranzo al sacco" - Repubblica.it
Notiziona.
Noi italiani ma soprattutto noi marchigiani e, non plus ultra, noi sambenedettesi siamo decisamente più signori…
Qui da noi nelle Marche, ma l'ho visto fare in special modo a San Benedetto del Tronto, c'è l'usanza che quando vai al matrimonio ti devi riportare a casa qualcosa di mangereccio dalla mensa nuziale: le olive fritte, i cremini, un dolcetto particolarmente interessante…
Ho visto delle distinte signore asportare elegantemente dentro sacchetti portati all'uopo da casa le sopra notate vivande con nonchalance, facendole cadere distrattamente nell'apposito contenitore. È un modo di onorare la mensa, di far capire che abbiamo gradito. Tanto sennò va sprecato.
Tutto ciò va sotto il nome di scartuzzë, che negli insuperabili ristoranti del popolo (pay less, eat more, all'inglese) hanno istituzionalizzato con le tegliette di alluminio di default, con l'arrosto e il fritto all'ascolana che domenica non sei riuscito ad ingallozzare. Te lo incartano e te lo riporti, e te lo magni a casa. D'altronde da un punto di vista sinallagmatico funziona: lu sci pa'ato? Allora è lu ttuo e te lu magnë tó (ma in sambenedettese puro suona: allòrë jè lu ttónë e të lu magnë tó).
Ed ora qui che mi tocca sentire?
Il matrimonio del secolo, ma che dico? del decennio, ma che dico? dell'anno, ma che dico del mese, ridursi così biecamente al "raccico"... e dai, essù!
A saperlo, quando sono stato a Londra mi sarei fermato dai ragazzi e avrei loro spiegato come si fa ad essere veramente più signori...
Meghan e Harry invitano 1.200 cittadini comuni alle nozze: "Ma portatevi il pranzo al sacco"
dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI
LONDRA - Per precisa e democratica volontà degli sposi, il popolo è stato invitato al "royal wedding" di Harry e Meghan del 19 maggio al castello di Windsor. Ma il popolo dovrà portarsi da mangiare da casa, perché palazzo reale non ha predisposto un rinfresco. O meglio, ci sarà un banchetto per 600 Vip, dopo che saranno usciti dalla cappella di San Giorgio, dove verrà celebrato il matrimonio. Ma i 1200 membri "della comunità nazionale", fra cui scolaresche, attivisti del volontariato e cittadini esemplari, che hanno ricevuto un cartoncino d'invito per l'evento, sono stati incoraggiati a "portarsi un pic-nic per il lunch, perché non sarà possibile comprare cibo e bevande sul posto".
Si chiama Emma Bridgewater Factory la fabbrica dove vengono decorate a mano le tazze artigianali per celebrare il matrimonio più atteso dell'anno, quello tra Meghan Markle e Harry, che si svolgerà il prossimo 19 maggio al Castello di Windsor. L'azienda si occupa della produzione di tutti gli articoli commemorativi della famiglia reale, dal Giubileo di diamante della regina Elisabetta, alla nascita del piccolo George e Charlotte. A un mese esatto dal giorno del 'Sì' la macchina dei gadget, che nel Regno Unito muove milioni di sterline, è sempre più attiva: agende, spille, segnalibri, portachiavi con i volti o i nomi della coppia, sono in vendita praticamente ovunque.
Il posto in questione è l'ingresso della cappella, all'interno del maniero, dove i 1200 comuni mortali dovranno restare in attesa – calcola il Guardian – 4 ore e mezza. Invitarli è stato sicuramente un gesto di generosità da parte di Harry e Meghan, ma bisogna dire che faranno anche comodo alle immagini della cerimonia trasmesse in diretta dalla Bbc: sarebbe stato brutto vedere uscire gli sposi dalla chiesetta e incontrare un piazzale del castello deserto. I maligni insinuerebbero che il popolo è stato invitato perché servivano delle comparse da mettere sullo sfondo, prima della parata in carrozza per le vie di Windsor dove ci saranno almeno 100 mila fans della monarchia, oltre a un esercito di giornalisti da mezzo mondo (dentro la cappella sono stati ammessi, a parte le telecamere della Bbc, solo un reporter e quattro fotografi): ma quelli non avranno bisogno di invito. "Incomprensibile", è la reazione di uno degli invitati del popolo alla scoperta che dovrà provvedere al pasto da sé. "Bè, ho controllato su Google, c'è un McDonald vicino al castello", aggiunge, "magari comprerò qualcosa lì".
Gb, come in una favola: la carrozza scelta da Harry e Meghan per il matrimonio
Al corrispondente di Repubblica, che una volta fu invitato a cena dalla regina a Buckingham Palace in occasione della visita a Londra del presidente della repubblica italiano, sovviene che il cartoncino d'invito conteneva una casella per far sapere alla casa reale se l'autista rimasto ad attendere nel piazzale avrebbe voluto "un pasto freddo". Nel paese che ha inventato il sandwich, Harry e Meghan avrebbero potuto farne trovare uno anche al popolo invitato alle loro nozze.